Arriva l’autunno, alziamo i calici e scaldiamo i cuori!
Le giornate si accorciano, le temperature diminuiscono, il paesaggio assume colori diversi. Segnali inequivocabili che l’estate sta finendo e stiamo passando all’autunno, la stagione delle prime foschie e della voglia di stare in casa. Cambiano le ricette in cucina e la frutta di stagione, cambiano i luoghi in cui vedersi con gli amici, dalle scampagnate all’aperto si cominciano a preferire luoghi più raccolti, magari con un bel camino acceso e le castagne ad arrostire sulla brace.
In questo contesto ovviamente cambiano anche i vini, si cominciano a preferire vini rossi oppure bianchi strutturati, che sappiano portare calore e sappiano accompagnare con disinvoltura i piatti che di norma diventano più elaborati e consistenti rispetto a quelli dell’estate.
Nel vastissimo panorama vinicolo italiano ed estero ci possiamo sbizzarrire alla ricerca del prodotto più adatto alla nostra cucina, oppure possiamo puntare sulla nostra Romagna, certi di poter contare su una gamma di vini che potrebbe accontentare anche i degustatori più esperti. Possiamo pensare a uno dei nostri Sangiovese che, passando dalle versioni più semplici e di grande bevibilità, possono arrivare alle versioni Riserva, in cui potenza e struttura possono affrontare ricette a base di carni rosse o cacciagione dalle lunghissime cotture. Di sicuro possiamo contare su di una gamma di vini che per complessità ed eleganza non temono alcun confronto.
Che dire poi della regina dei nostri vini bianchi, quell’Albana che può essere prodotta solo nelle nostre terre e che i nostri bravissimi produttori riescono a vinificare in tante versioni che si adattano alla perfezione con la nostra cucina. Possiamo scegliere fra versioni che puntano alla freschezza e alla facilità di beva adatte a piatti di pesce e aperitivi, ad altre che puntano invece su corpo e struttura, perfetto abbinamento con primi importanti o secondi a base di carni bianche, per arrivare poi a versioni vinificate in anfora, le cui lunghe macerazioni danno vini piuttosto robusti ma che non rinunciano all’eleganza, con i quali si possono tentare anche abbinamenti spregiudicati. Per non dimenticare poi le versioni dolci e passite, con cui accompagnare il nostro tradizionale ciambellone, biscotteria secca o formaggi ben stagionati come un tradizionale pecorino di fossa.
Proprio a questo vino quest’anno è stato dedicato il 4° Master dell’Albana, tenutosi il 10 ed 11 ottobre a Bertinoro, due giornate in cui si sono sviscerate tutte le qualità di questo vitigno, attraverso degustazioni, convegni ed un concorso finale in cui si sono affrontati all’ultimo calice alcuni sommelier provenienti da tutta Italia.
–A cura del Sommelier Degustatore Vitaliano Marchi
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