Indipendenti… di successo:
un Mercato dei Vini da record
di Andrea Biondi
Quella del 2022 è la stata la mia seconda volta al Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti di Piacenza: era l’11° edizione ma, dalla soddisfazione generale, è stata unanime la sensazione (ancor prima dei dati finali dell’organizzazione) di vivere la fiera della “rinascita” dopo la “frattura” che ci fa parlare di un a.c. e di un d.c. (avanti Covid e dopo Covid).
I numeri: 24.000 ingressi (+20% rispetto al 2021) in 3 giorni; 870 vignaioli in 3 padiglioni dedicati a degustazioni e brindisi; 2.000 t-shirt FIVI vendute (la più engagé era “Burocrazia. Nuoce gravemente alla salute”, a ricordare come oggi sia lo “scontro” con la macchina amministrativa uno dei temi di maggior discussione fra gli associati).
Al netto delle prossime sfide, resta il fatto che quella di Piacenza è una manifestazione sempre più rilevante nel panorama del vino italiano, che dà anche la possibilità di portarsi a casa quanto assaggiato: a un mese dal Natale, un affare per chi compra e per chi vende!
La mia visita si è svolta lunedì 28 novembre, l’ultimo giorno: in molti devono aver preso ferie o tenuta chiusa l’attività, data la coda all’ingresso e i folti gruppi ai banchi di degustazione, pur nel primo giorno feriale.
Da neo sommelier che deve farsi strada innanzi tutto partendo dal proprio territorio, ho privilegiato i produttori romagnoli: alcuni già visitati in questi anni (Stefano Berti, Giovanna Madonia, Cantina San Biagio Vecchio, Drei Donà, Tenuta Sant’Aquilina), per assaggiare le ultime novità e annate, e nuovi amici (Marta Valpiani, Tenuta Piccolo Brunelli, Ancarani, Tremonti, Amaracmànd), per conoscerli meglio e mettere in agenda una visita, da solo o – meglio ancora – insieme ad AIS Romagna.
Mi sono infine regalato alcune deviazioni “fuori casa”, che ho trovato entusiasmanti: fra tutte Enrico Gatti, di cui ho assaggiato le versioni di Franciacorta DOCG Brut e Nature, e De Vescovi Ulzbach, con cui ho chiuso la giornata degustando i due Teroldego Rotaliano DOC Vigilius 2019 e Le Fron 2019, quest’ultimo fresco di “Tastevin” nell’edizione 2023 della guida “Vitae”.
La qualità dei vini assaggiati è indiscutibile: unita alla felicità dei produttori nel raccontare con orgoglio e passione ogni loro prodotto, l’esperienza può dirsi memorabile. Il contesto? Conviviale, democratico, senza orpelli: per l’allestimento degli spazi, uguali per tutti, come per l’assegnazione della posizione – casuale – a conferma dello spirito e della filosofia FIVI.
Ascoltando poi i tanti appassionati in attesa di riempire i calici, con cui ho scambiato qualche battuta su questo e quel vino, ho avuto la conferma di quanto segnalato anche dagli organizzatori a consuntivo della fiera: il pubblico presente è sempre più attento e competente, con un’importante presenza di operatori del settore, ristoratori e soprattutto enotecari.
Uscito dalla fiera, felicemente accaldato dal tenore alcolico di quanto assaggiato, ideale contraltare al primo vero freddo dell’autunno padano, ho aperto idealmente le pagine della mia agenda mentale, per individuare la prima occasione per visitare uno dei nostri “vigneron”… pardon: vignaioli! Orgogliosamente uniti e indipendenti. E a mio modesto parere, anche di grande successo.
Ci rivediamo fra 12 mesi a Piacenza o, prima ancora, il 6 maggio 2023 a “Il Sabato del Vignaiolo”: un evento diffuso su tutto il territorio italiano, organizzato dalle Delegazioni FIVI per incontrare il pubblico direttamente in campagna e in cantina.
I vini degustati (romagnoli)
“Ravaldo” Romagna DOC Sangiovese Predappio 2020, Stefano Berti
“Rio Pietra”, Romagna DOC Sangiovese Castrocaro Terme 2019, Marta Valpiani
“Trapunta”, Romagna Albana DOCG secco macerato 2020 , Giovanna Madonia
“Pietro 1904”, Romagna DOC Sangiovese 2020; “Cesco 1938”, Romagna DOC Sangiovese Predappio 2020; “Dante 1872”, Romagna DOC Sangiovese Riserva Predappio 2019, Tenta Piccolo Brunelli
“Porcaloca”, Romagna DOC Sangiovese Superiore, Cantina San Biagio Vecchio
“Lillybeth”, Vino da tavola, Drei Donà
“Animèda”, Colli di Rimini Rebola DOC 2020; “Dièvli”, Colli di Rimini Sangiovese Superiore 2020, Tenuta Sant’Aquilina
“Le Signore”, Ravenna IGT Famoso 2021; “Andataeritorno”, Ravenna IGT Bianco 2021, Ancarani
“Vitalba” Romagna Albana DOCG secco 2021; “Anabla”, vino frizzante biologico (da uve albana), Tremonti
“Madame Titì”, Rubicone Bianco IGP 2020, Amaracmand