"ma di Berti in oro..."
il racconto di Cristina Veneri
Sabato 2 e domenica 3 ottobre 2022 si è tenuto a Bertinoro l’appuntamento annuale con il Master dell’Albana, ormai alla sua sesta edizione, organizzato da AIS Romagna, dal Comune di Bertinoro e dal Consorzio Vini di Romagna.
Nella terra che prese il nome da Galla Placidia, che qui dichiarò il suo amore per uno dei vitigni più rappresentativi della Romagna affermando “non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di Berti in oro”, sommelier da tutta Italia si sono confrontati in varie prove concludendo il percorso davanti a una giuria che ha decretato il miglior comunicatore e nominato l’ambasciatore dell’Albana nel mondo per questo nuovo anno.
Il Master dell’Albana è stato il mio primo incontro con il mondo AIS, quando diventare un sommelier era ancora un’idea, un percorso affascinante ma ignoto. Sentire i concorrenti presentare i vini mi aveva entusiasmato, continuavo a prendere nota dei nomi, le zone, i terreni, bramavo i sapori e i profumi, speravo di conoscere quei vignaioli descritti come uomini e donne dalla tanta passione e tenacia. La possibilità poi di poterli degustare nella suggestiva piazza centrale di Bertinoro mi aveva avvicinato a quel vino, da me allora poco conosciuto, dal colore caldo e dal profumo confortante e avvolgente di fine estate. Quest’anno mi sono ritrovata al Master all’inizio del mio terzo livello, dopo mesi di degustazioni e nozioni incamerate, con empatia e partecipazione ho seguito i sommelier che sul palco della Chiesa di San Silvestro si sono cimentati in degustazioni, prove di servizio e di comunicazione e ancora una volta mi sono trovata a riscoprire questo vitigno affascinante e le sue varie caratteristiche per zona, terreno e vinificazione. Ancora una volta ho riscoperto sommelier competenti che con coinvolgimento, maestria, poesia e commozione per il ricordo di Sergio Navacchia e la sua Thea, fondatori dell’Azienda Tre Monti, mi hanno guidato alla riscoperta di un vino, l’Albana, e del suo territorio, la Romagna.