L'emozione in un calice dorato
il racconto di Andrea Peruzzi
“Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di Berti In Oro!”
Secondo la leggenda, furono queste le parole che Galla Placidia esclamò quando le venne fatto assaggiare il dorato nettare romagnolo: l’Albana. E il motivo per cui il paese cambiò nome e divenne proprio Bertinoro.
È tra mito e realtà che il 02 Ottobre 2022 si è svolto il Master Albana DOCG, anche all’insegna della commozione generale in ricordo di Sergio Navacchia, compianto fondatore della cantina Tre Monti.
Nella suggestiva cornice della chiesa di San Silvestro si sono sfidati a colpi di calici e di degustazioni quattro finalisti provenienti dai test mattutini: Benedetta Costanzo (Toscana), Luca Matarazzo (Campania), Giorgio Salmi (Emilia) e Marco Saiani (Romagna).
Si è iniziato con la degustazione alla cieca di due Albane dagli stili differenti e a seguire una prova di abbinamento con i commensali che richiedevano di abbinare tre vini da zone differenti ai tre piatti proposti nel menù e uno a tutto pasto, però biologico.
Tutti i concorrenti si sono dimostrati preparati, professionali ed estremamente chiari nella comunicazione, il che ha reso piacevole e comprensibile la competizione anche per i non addetti ai lavori, ma ad aggiudicarsi la possibilità di contendersi il primo posto sono stati Marco Saiani e Luca Matarazzo. Terzo posto parimerito per Benedetta Costanzo e Giorgio Salmi.
L’ultima prova consisteva nella degustazione di un’albana, argomentando tre punti principali quali l’equilibrio, il potenziale evolutivo e il punteggio. A seguire veniva richiesto di effettuare un servizio al tavolo dei commensali mentre si spiegava la bottiglia scelta, il territorio, la cantina, la tipologia di vinificazione per poi concludere con una prova di comunicazione riguardante Sergio Navacchia e Tre Monti, il territorio di Bertinoro e l’etichetta Terra! di Villa Papiano.
Inutile dire che è stato emozionante degustare assieme ai due finalisti i vini, il territorio e la storia, come se fossimo anche noi sul palco. Ed è altrettanto superfluo dire che è stato fantastico vedere la preparazione estrema di due professionisti che hanno dato all’albana un contesto più ampio e internazionale, come giustamente merita.
Però alla fine c’è un solo vincitore, ed è stato Luca Matarazzo, che per un anno ricoprirà il ruolo di ambasciatore dell’albana, ma l’onore delle armi è stato conferito tramite il premio di miglior comunicatore del concorso proprio al giovane Marco Saiani.
Ed è al termine di questa splendida giornata che ci concediamo un calice dorato di sapidi raggi di sole, pensando che, a 1600 anni di distanza, l’Imperatrice Galla Placidia aveva proprio ragione.