Mandrolisai Doc: un viaggio con Antonio Marras
di Stefano Gardini
L’aver conosciuto Antonio Marras della Cantina Fradiles di Atzara è stato un grande regalo.
Semplicità, passione per il lavoro, valori, genuinità sono peculiarità in lui ben riconoscibili, che sa trasmettere a chi lo ascolta ed è per questo motivo che l’abbiamo invitato a venire in Romagna presso la Delegazione di Cesena per parlarci delle sue produzioni vitivinicole e di quello che oggi chiamiamo Mandrolisai Doc.
Il viaggio virtuale che ci ha permesso di percorrere è iniziato con un inquadramento del territorio.
Il Mandrolisai si trova al centro perfetto della Sardegna ed è una sub-regione della Barbagia.
È composto da sette comuni di cui cinque sono produttivi dal punto di vista vitivinicolo. Gli ettari vitati sono 1.200 circa.
La prima considerazione da fare è che si tratta perciò’ di un piccolo territorio.
Le dolci colline di questi comuni hanno un’altezza media che va dai 450 mt ai 500 mt sul livello del mare e confinano con i monti più alti della Sardegna (Punta la Marmora 1840 mt) con un clima che regala inverni freddi ed estati calde, con grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte che enfatizzano una certa categoria di profumi in particolare il floreale e il fruttato.
Un’altra sua caratteristica fondamentale è data da ciò che sta sotto le viti: si tratta di terreni da disfacimento granitico con una buona dose di sabbia.
Questo tipo di suolo non può che dare al vino un palato decisamente sapido.
Il paese di Atzara conta 1.100 abitanti dei quali 200 sono produttori di vino, ogni famiglia ha in media 1,5 ha di vigneto e la viticoltura è l’argomento più dibattuto fra i suoi abitanti.
La caratteristica di questi vigneti è la permanenza da tempi remoti della coltivazione della vite nella tipica forma ad alberello. Consideriamo che le distanze fra i ceppi e le file sono piccole, per questo motivo ancora oggi alcuni coltivatori utilizzano i buoi. Per arare il terreno.
L’età media dei vigneti è molto alta ne esistono alcuni che hanno superato i cento anni di età. Un’altra particolarità di queste parti è che i vigneti non sono mai coltivati a monovitigno, infatti nel vigneto si alternano, in ordine sparso, alberelli di bovale sardo o muristellu (minimo 35%) di cannonau e monica insieme (dal 20%-35%) e di altri vitigni autoctoni della Sardegna (max 10%)
Questo territorio si è tramandato intatto nei secoli fino ai giorni nostri, per questo motivo è stato inserito nell’elenco “Elenco dei Paesaggi Rurali Storici d’Italia”.
L’ultimo aspetto da sottolineare è la grande cultura vitivinicola presente nel territorio, infatti la prima traccia scritta dell’importanza della coltivazione della vite risale al 1392 con la Carta De Logu. Questa riporta l’obbligo di coltivare terreni viticoli per chi ne possedeva e se non ne era in grado di coltivarli, di venderli.
Tutto questo sapere si è tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri.
Il Mandrolisai DOC è l’unico vino sardo che prende il nome dal territorio e non da una varietà.
La territorialità del vino è testimoniata dal fatto che: innanzi tutto il blend di uve bovale sardo, cannonau, e monica lo troviamo solo qui. Inoltre la forte sapidità data dai suoli di disfacimento granitico al vino fa da contraltare alla potenza alcolica e lo rende fine ed armonico.
L’obbiettivo principale della Cantina Fradiles è rivolto alla salvaguardia di queste varietà autoctone e alla valorizzazione delle vigne centenarie.
Il viaggio è proseguito con la degustazione di 6 etichette:
FUNTANAFRISCA ISOLA DEI NURAGHI IGT 2022
Vinificazione acciaio, maturazione acciaio.
Un calice con all’interno un blend di uve bianche: nuragus, vernaccina, moscato, moscatello, vermentino che ci ha piacevolmente stupito per il colore e la freschezza. Naso elegante che ricorda la frutta tropicale, note di melone e fiore di ginestra. Piacevole al palato che invita al secondo sorso. Abbinamento del territorio: Fregula con i frutti di mare e/o ricotta salata.
DURUSIA ISOLA DEI NURAGHI ROSATO 2022
Vinificazione acciaio maturazione acciaio.
Questo rosato è prodotto unicamente da una varietà autoctona il Girò del Mandrolisai.
I suoi acini hanno una caratteristica: a piena maturazione non completano l’invaiatura e il suo colore rimane sempre lievemente giallognolo con alcune note verdastre, per questo motivo i Fradiles lo vinificano in rosato dal 2016. Il vigneto ha circa 70 anni.
Il colore al calice si presentava di un rosa simile ai petali della peonia e molto luminoso.
Il profumo arriva delicato con ricordi di fragoline di bosco e un tocco floreale di rosa canina.
Il sorso pieno ci ha riempito la bocca, intenso ma non irruente con un titolo alcolometrico di 14% di volume alcolico decisamente importante mitigato però da una importante sapidità e freschezza. Abbinamento del territorio: Anguilla alla griglia e/o Muggine in Sa Merca.
Curiosità del nome: durusia in dialetto sardo significa ninnananna.
FRADILES MANDROLISAI DOC 2021
Vinificazione acciaio, maturazione acciaio con piccolo passaggio in tonneau da 500-750 lt di rovere francese esauste.
Un calice dal colore rubino, trasparente, naso fresco, un mix di frutta rossa molto fresca : susina e lamponi. Sentori floreali di rose. Ricordi di macchia mediterranea: di mirto e rosmarino.
Il sorso è piacevole, snello ma non possente, l’acidità emerge.
La lieve astringenza data dal tannino è ben bilanciata dalla tanta freschezza, traspare finezza ed equilibrio.
Titolo alcolometrico 15% (l’annata 2021molto calda). Abbinamento: Ravioli di zucca con purpuzza e zafferano (salsiccia non insaccata che viene cotto in padella con l’aggiunta di cipolla e vino).
Potenziale evolutivo: 10 anni. Curiosità: Fradiles significa in sardo cugini.
BAGADIU BOVALE IGT ISOLA DEI NURAGHI 2021 100% bovale sardo
Vinificazione acciaio, maturazione in barriques di secondo o terzo passaggio per circa otto mesi.
Al calice si presenta con una tonalità rubino marcato e profondo.
Al naso si avverte oltre alla ciliegia lievemente matura un fiore che ricorda la viola con un tocco di pepe nero e vaniglia. Ginepro mito e timo in sottofondo.
Il sorso pieno riempie bene la bocca l’alcol emerge ma come nei precedenti la freschezza è prorompente e mitigatrice. Titolo alcolometrico 14,5% . La cantina Fradiles è stata una delle prime cantine a credere sul ovale sardo in purezza, oggi tra i più richiesti sul mercato sardo.
Abbinamento: L’Ortau (insaccato fatto con le parti più sanguinolente del maiale)
Potenziale evolutivo: 20-30 anni. Curiosità: bagadiu in sardo significa uomo scapolo.
ANTIOGU MANDROLISAI DOC SUPERIORE 2020
Vinificazione acciaio, maturazione in tonneau da 500-750 litri di terzo e quarto passaggio almeno un anno.
Al calice il colore è rubino trasparente, naso con ricordi di spezie ma ciò che più colpisce è il sentore di frutta, ciliegia sotto spirito, a seguire un pout-pourri di fiori secchi.
Naso sottile mai imponente si concede piano piano ma in perfetto equilibrio.
Titolo alcolometrico 15,5%, l’alcol c’è ma non è invadente
Tannino ben inserito ed in equilibrio. Le uve provengono da un vigneto di 80 anni.
Abbinamento: pecora bollita o in umido.
Potenziale evolutivo: maggiore di 10 anni. Curiosità: antiogu= San Antioco nome del patrono di Atzara e di tutta la Sardegna, ma anche dello zio dei cugini Fradiles.
ANGRARIS MANDROLISAI DOC SUPERIORE LINEA CRU 2019
Vinificazione acciaio, maturazione acciaio + 30-36 mesi di botte da 50 lt e affinamento in bottiglia per 6 mesi.
Al calice si mostra rubino profondo e luminoso.
Naso con ricordi di frutta rossa scura in confettura, prugne e con una delicata speziatura.
Ricordi importanti di elicriso.
Sorso pieno palato intenso il tannino è molto delicato, morbido ed integrato.
La freschezza permane ed è piacevole.
Abbinamento: cinghiale in umido
Curiosità: angraris è il nome di una località del Mandrolisai dove in assoluto ci sono le vigne più vecchie. Vigna di 106 anni.
Numero 1792 bottiglie prodotte nel 2019.
A conclusione potrei affermare che la serata è stata molto piacevole, Antonio è un ragazzo giovane e molto preparato in materia agronomica, con la sua semplicità ha catturato l’attenzione di oltre settanta persone.
La vicepresidente di AIS Romagna Angela Casadei ha per l’ennesima volta confermato l’amore per questa terra, coinvolgendo, attraverso la degustazione dei vini tutti i sommelier presenti in sala.
Ringrazio Enzo Tardino Delegato di AIS Romagna per i puntuali e precisi interventi.