Il Chianti Classico declinato nelle sue UGA secondo Simone Loguercio
di Riccardo Ravaioli
Venerdì 21 aprile, nella sala Wine Tasting di AIS Romagna si è tenuta la degustazione di vini Chianti Classico declinati secondo le nuove UGA di riferimento, promossa da AIS Romagna delegazione di Faenza grazie alla complicità del miglior sommelier d’Italia Simone Loguercio come conduttore della serata.
L’altra sera dopo un lungo corteggiamento da parte di AIS Faenza nella figura del suo delegato Mirko Morini con uno dei massimi esperti del Chianti Classico e Miglior Sommelier d’Italia Simone Loguercio è andata finalmente in scena la serata sul racconto del Chianti Classico dove oggi ha come suo focus principale l’introduzione delle Unità Geografiche Aggiunte.
Si è partiti subito con la trattazione geografica del territorio del Chianti Classico con le sue caratteristiche e diversità dove spicca il Monte San Michele alto 893 metri in zona limitrofa all’areale di Lamole e la separazione Nord-Sud con la direzione dei fiumi/torrenti del Chianti. Poi si è passati per l’etimologia del Chianti, con più interpretazioni.
Siamo passati per la geologia del territorio toccando le rocce principali del territorio, macigno, alberese e galestro per citarne alcune. Ognuna con una caratteristica e una peculiarità che caratterizza il singolo territorio e lo specifico vino.
Poi è arrivato il tempo della sezione storica, dalla corporazione dei Vinattieri, alla Lega del Chianti con i suoi Terzieri, la leggenda di Fonterutoli dove si sono incontrati il cavaliere fiorentino con quello senese e si sono delineati i confini tra Firenze e Siena al canto del gallo. Poi arriva la lettera del Datini a Ser Lapo Mazzei dove per la prima volta si parla di vino Chianti nel 1398. Continua la trattazione storica con l’allegoria del Chianti del Vasari a Palazzo Vecchio nel salone dei Cinquecento, passando per la presa di Siena, la “main stone” di Bacco in Toscana del Redi per definire il vino Chianti “Vin Robusto” per intenditori, per proseguire con il Bando di Cosimo III dei Medici che pone il Chianti nell’olimpo dei vini.
A questo punto arriva la “ricetta ricasoliana” del Barone Ricasoli, la denominazione, il consorzio ma anche il tracollo dei prezzi del vino dettato anche dal raddoppio della produzione dagli anni settanta agli anni ottanta con tutto il declino che ne comporta.
Il Chianti Classico diventa DOCG autonoma e nasce la gran selezione come vertici qualitativo della piramide dell’eccellenza. Si introduce il concetto di Unità geografica Aggiuntiva con 11 areali ben definiti, San Casciano, San Donato in Poggio, Castellina, Radda, Gaiole, Vagliagli, Castelnuovo Berardenga, Greve, Montefioralle, Lamole e Panzano. (si veda mappa affianco) Queste oggi, è possibile riportarle solo per la gran selezione e solo per quelle a colore pieno. Per le UGA di colore tratteggiato sarà possibile utilizzarle dopo il 2024 e un ulteriore avvallo da parte del Consorzio stesso.
Detto tutto questo siamo passati alle degustazioni della serata per 8 vini delle UGA ad oggi già utilizzabili (ad onore del vero non si sono utilizzati vini gran selezione con la menzione UGA, ma vini del territorio della UGA anche con la dicitura annata, riserva e in alcuni casi gran selezione, nelle annate degustate le UGA non erano ancora contemplate).
Vediamoli uno a uno per unita geografica aggiunta, nelle 8 ad oggi possibili:
SAN CASCIANO
Chianti Classico DOCG 2021 Cagliano di Sopra. Alcol 13,0%
Sangiovese in purezza su terreni limo sabbiosi con argille, roccioso e ricco di calcare.
Vinificazione in acciaio con malattica svolta
Affinamento 14 mesi barriques e tonneaux di cui il 20% nuove.
Vino rubino con riflessi di gioventù, sentori di frutti rossi, arance sanguinella e spezie. Vino piacevole ma ancora esuberante per gioventù.
LAMOLE
Chianti Classico DOCG 2020 I Fabbri. Alcol 13,0%
Sangiovese in purezza nell’areale più alto del chianti classico.
Vinificazione e maturazione in acciaio.
Vino rubino con un viraggio verso il granato più accentuato del desiderato, trasparente. Sentori di frutta in evoluzione, sorso leggiadro ed evoluto. Vino non perfettamente allineato al territorio alto di Lamole.
GAIOLE
Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Le Baroncole San Giusto a Rentennano. Alcol 15,0%
Uvaggio: Sangiovese 97%, Canaiolo 3%.
Maturazione: 16 – 20 mesi in botti di rovere e fusti di rovere francese.
Rubino con viraggio granato. Sentori di frutti scuri prugna, petali di rosa, pepe verde, humus e note di sottobosco. Sorso avvolgente sinuoso ed appagante. Tannino Nobile e valorizzante.
RADDA
Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Il Campitello Monteraponi. Alcol 13,5%
Uvaggio 90% Sangiovese 7% Canaiolo 3% Colorino
Vinificazione in cemento e maturazione in grandi botti di legno ovali per almeno 36 mesi.
Rosso rubino con sentori di ciliegia con torsolo, sentori mentolati, tabacco e china. Il sorso si rivela un cavallo di razza ancora calcitrante per gioventù, fresco e tannico dove il tempo andrà a smussare l’irruenza e a distenderlo. Eleganza da vendere.
PANZANO
Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2019 Vigna del Sorbo Fontodi. Alcol 13,0 %
Vitigno Sangiovese in purezza.
Vinificazione Acciaio e maturazione 24 mesi in barriques di cui 50% legno nuovo.
Rubino con bordo granato. Naso di frutta rossa e spezie, tabacco, china e sentori mediterranei. Sorso e morbido ed equilibrato con un tannino valorizzate ed integrato. Finale nel frutto e sapido.
CASTELLINA
Chianti Classico DOCG Riserva 2018 Fattoria Pomona. Alcol 13,5%
Sangiovese 100%
Vinificazione in acciaio e maturazione di 15 mesi in botto da 20 Hl, poi 9 mesi in cemento e affina 6 in bottiglia.
Rosso rubino, Sentori di viola, agrume in arancia e ciliegia, spezie variegate. Sorso piacevolmente appagante e in perfetto equilibrio, molto gastronomico e tannino teso.
CASTELNUOVO BERARDENGA
Chianti Classico DOCG 2018 Castell’in Villa. Alcol 13,5%
Sangiovese 100%
Vinificazione in acciaio e maturazione 24/36 mesi in botti di rovere e 3/6 affina in bottiglia.
Rubino con viraggio granato. Sentori di viola, rosa e frutta rosso in genere ribes mora e susina, spezie. Sorso disarmante, persistente e gratificante, piacevolezza di beva infinita e tannino principesco che donano regalità anche al vino d’annata.
SAN DONATO IN POGGIO
Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2018 Il Poggio Castello di Monsanto
Uvaggio Sangiovese 95% Colorino e Canaiolo 5%
Vinificazione Acciaio
Maturazione 20 Mesi in botti di rovere e affina 24 mesi in bottiglia.
Rubino di media trasparenza. Sentori al naso di frutta nera more ed amarena, spezie, tabacco e cuoio. Sorso succulento con la finezza fatta vino, impeccabile e centrato. Al palato aumentano i sentori di bocca con note mentolate e frutta secca, tannino perfetto e un tocco di sapidità sul finale.