Bodegas Llicorella: i vini del Priorat.
di Rachele Bellinazzi
Un territorio antico, un susseguirsi di macchia mediterranea, boschi di pini, montagne massicce, all’interno delle quali sono presenti ripidissimi cumuli di scaglie rocciose. Siamo nel Priorat, sulle colline Catalane di Tarragona, a pochi chilometri dal mare.
I terreni sono una delle più interessanti caratteristiche della regione, decisivi nella produzione vinicola. Si distinguono due macro aree differenti per la genesi dei suoli. La zona perimetrale del Montsant di origine cenozoica, è definita da massicci montuosi, dove il terreno è composto da sabbia granitica e formazioni calcaree. La parte centrale, il Priorat, è formata da suoli di origine paleozoica, costituiti per la maggior parte infiltrazioni ferriche e da scaglie di roccia metamorfica chiamata “llicorella”, a causa della sua colorazione scura che ricorda la liquirizia.
La roccia sfaldata in superficie, ricca di quarzite e ferro, garantisce grande areazione al terreno e permeabilità all’acqua. Questo costringe le viti a sviluppare un apparato radicale molto profondo, si insinuano nella roccia sottostante molto friabile, trovando nelle sue fessure qualche goccia di umidità. La scarsità di materiale organico e la forte presenza di sostanze minerali personalizzano fortemente il gusto dei vini.
Il clima è estremamente arido, l’acqua che non ha possibilità di stazionare in superficie, raggiunge velocemente gli strati più profondi del sottosuolo, costringendo la vite a produrre acini molto piccoli e fortemente concentrati.
Anche il mare esercita un’influenza fondamentale sul microclima dei vigneti. Quelli ad altitudini inferiori sono protetti dalle brezze marine, mentre quelli più alti ne sono completamente investiti. La conseguenza è la formazione di una grande quantità di microclimi diversi che influenzano notevolmente le caratteristiche organolettiche dei vini. La brezza marina, infatti, in un clima così arido, di notte abbassa notevolmente le temperature influenzando sia la crescita della vite che la maturazione dell’acino. Ciò costringe i produttori a vinificare separatamente le singole parcelle. Le caratteristiche organolettiche dei vini sono così marcate che si parla di Alto Priorat e Basso Priorat, pur non essendo presente alcuna distinzione a livello di disciplinare.
Le varietà che meglio si adattano a queste condizioni estreme sono sostanzialmente due: Garnacha e Cariñena, nei loro cloni diversi, selezionati da biotipi antichi recuperati in zona.
Questa grande differenza di suolo e clima ha portato i legislatori spagnoli ad identificare come Doq Priorat la zona centrale e come Do Montsant, tutta la zona circostante, che parte dalle pendici dei massicci e che prende il nome dal massiccio del Montsant. Da notare che la denominazione Priorat è classificata come Doq (Vinos de Denominación de Origen Calificada) che nel caso del Priorat viene indicata con la sigla Doq ossia Qualificada invece di Calificada; insieme alla denominazione Rioja, è l’unica a potersi vantarsi di questo titolo.
Iniziamo il nostro viaggio tra i tornati del Montsant e i cumuli di llicorella. Le colline terrazzate di Garnacha e Cariñena ci danno il benvenuto e ci accompagnano al primo assaggio.
BODEGA ESCALADEI
Cellers De Scala Dei è la Bodegas più antica del Priorat, collocata ai piedi della catena montuosa del Montsant. Fondata dai Monaci Cirstencensi nel XII secolo, ancora oggi continua a preservare le tradizioni enologiche della zona. Un percorso difficile quello della Cantina Escaladei, che ha visto molte difficoltà, ma ha saputo risollevarsi ogni volta, partendo proprio dalla profondità delle sue radici. Dal 2007, in seguito ad un rinnovo del team tecnico, sono stati introdotti importanti cambiamenti nella produzione dei vini, andando a riscoprire tecniche antiche rielaborate in chiave moderna, per poter estrarre il meglio da ogni pianta e far nascere i vini in vigna, tra il vento del mare e la llicorella. La maggior parte dei vigneti sono piantati in alta quota, posizione ottimale per la coltivazione della vite, che accresce la qualità delle uve, grazie alle escursioni termiche e la composizione del terreno. Tutti i vigneti sono coltivati a regime biologico e biodinamico.
Le uve vengono tutte raccolte a mano in cassette da 20 kg per preservarne l’integrità. Si procede ad una selezione dei grappoli, dove quelli non idonei alla vinificazione vengono utilizzati come concime per il vigneto. In cantina le uve subiscono una seconda selezione e vengono separate in base ai diversi vitigni per fare in modo che fermentino separatamente. Le fermentazioni avvengono in acciaio e cemento a seconda delle caratteristiche delle uve, l’affinamento invece è affidato a legni grandi e piccoli di rovere francese.
Dirigiamoci ora verso la sala degustazione, quella che in tempi remoti era la cantina di produzione, e tra la pietra calcarea dei muri, il profumo di mosto che ancora risiede nelle pareti, iniziamo l’assaggio.
- SCALA DEI BLANC DU NOIR 2020 – 100% Garnacha
Un metodo classico grintoso, dove la Garnacha rivela il suo aspetto più elegante, affonda le radici nel terreno argilloso e i suoi grappoli vengono accarezzati dalle brezze marine. Al calice un giallo paglierino brillante cattura l’attenzione. Al naso un bouquet di frutta esotica che si affina con tocchi di minerali ed erbe mediterranee, un naso equilibrato, brioso, divertente. In bocca è fresco, sapido, di una buona consistenza, un vino che racconta la parte più mediterranea del suo terroir.
- SCALA DEI 2021 – 80% Garnacha bianca 20% Maccabeo
Nel calice, un giallo luminoso. Al naso la frutta gialla esotica, ananas, pesca, frangipane, note mielate, cedro, una decisa nota iodata che si affianca ai tocchi erbacei di macchia mediterranea. In bocca è secco, caldo, morbido, una struttura decisa supportata da una bella sapidità che ne prolunga la persistenza.
- SCALA DEI PRIOR 2017 – 65% Garnacha, 15% Cariñena, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Syrah
Le uve utilizzate provengono dai vitigni storici della zona, con viti va vanno dai 35 ai 65 anni d’età. L’ altitudine e i diversi orientamenti favoriscono una maturazione lenta e regolare delle uve. Uve che vengono selezionate sia in vigna sia in cantina e fermentate a temperatura controllata per conservarne gli aromi. Si utilizzano solo lieviti indigeni e fermentazioni spontanee per preservare la tipicità del varietale. Affina poi in botti di rovere francese per circa un anno.
Un rosso rubino intenso avvolge il calice. Al naso un bouquet di frutti a bacca rossa e nera, fragole, more, sfumature floreali di violetta, il tutto contornato da sottili sentori speziati e note tostate. Il sorso è complesso, setoso in bocca con tannini maturi ed eleganti, finale sapido e minerale. Un vino unico e altamente rappresentativo del Priorat.
- CARTOXA 2018 – 80% Garnacha 20% Cariñena
Questo vino ha origine dai migliori vigneti di Cellers Escaladei. Le vigne si trovano tra i 400 e gli 800 metri sul livello del mare, con viti di circa 65 anni. Ciascuno vitigno viene lavorato separatamente in piccole vasche di cemento, a temperatura controllata. La macerazione dura circa 3 settimane e l’affinamento 18 mesi. Rubino con riflessi violacei, di media intensità. Aromi intensi e persistenti di frutti neri maturi, prugne e more e un tocco floreale di viola si mescolano alle note minerali di ardesia. Si susseguono sentori speziati di tostature, pepe nero, cacao amaro e tabacco. Al palato è autorevole, sfarzoso, con tannini maturi, corpo deciso, finale lungo e persistente nel tempo.
- MASDEU 2017 – 100% Garnacha
Questo vino è testimone vivo del patrimonio del Priorat, il primo imbottigliamento di Cellers de Scala Dei da secoli. Masdeu è il vigneto più alto della tenuta (circa 800 metri s.l.m), con terreni di origine argilloso calcarea. L’orientamento è sud-est ed è stato ripiantato nel 1974. La vendemmia avviene durante la terza settimana di ottobre, in piccole cassette, utilizzando tutti i raspi durante la fermentazione. Fermenta a temperatura controllata e viene pressato in piccoli depositi di cemento.
Al calice illumina un rosso rubino intenso e vibrante, con riflessi granati, consistente. Al naso è fragrante, con sentori di viola, frutti bosco e arancia sanguinella. Continua con tocchi di erbe aromatiche e note minerali. Il sorso entra diretto, caldo ed avvolgente, il tannino fine e ben integrato con la freschezza e la sapidità conferisce equilibrio ed eleganza. Un finale lungo e persistente che avvolge il palato con straordinaria raffinatezza.
BODEGA PERINET
Proseguiamo il nostro viaggio verso Bodega Perinet, una realtà vinicola che ha saputo valorizzare in modo esclusivo il terroir del Priorat, prendendo la tradizione esaltandola con l’innovazione delle nuove tecniche di coltivazione e gestione dei vigneti. Dagli anni 2000 i vigneti sono stati piantati su terrazzamenti tecnologicamente avanzati, ad alte densità di impianto, processo che porta ad una naturale competizione radicale delle piante, che accresce la complessità delle uve, producendo vini eleganti, strutturati e di ottima qualità.
La produzione si ripartisce tra vitigni locali, Garnacha e Cariñena e gli internazionali Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot. Sono proprio i vitigni ad essere gli indiscussi protagonisti. All’interno del Priorat sono stati individuati tre microclimi completamente unici e distinti, dove la tenuta Perinet ha deciso di piantare la sua produzione, individuando la zona più evocata per la coltivazione dei singoli varietali, in base a morfologia del terreno, esposizione e microclima. Il vigneto quindi si distribuisce su tre versanti: Mas Vell, Mas del Xes, Pendents.
MAS VELL
Questo versante è completamente esposto a sud, riceve quindi la massima esposizione ai raggi solari, conferendo la più completa maturazione delle uve della zona. Qui i vini sono rotondi, caldi e fruttati, caratteristiche provenienti da un perfetto equilibrio tra terreni rocciosi e ampio soleggiamento. Infatti è la sua altitudine è ciò che lo distingue, la maggior parte delle viti si trovano a circa 385-450 metri s.l.m., questa elevazione consente l’esposizione massima delle foglie sia al sole sia ai venti rinfrescanti, peculiarità che conferiscono freschezza e tensione alle uve.
MAS DEL XES
Il vigneto Mas del Xes rappresenta la parcella più grande di Perinet, con pendii esposti a nord, ideali per Cabernet e Syrah e a nord-est ideali per Garnacha e Cariñena. Il Syrah e il Cabernet sono piantati su terrazze collinari, mentre Garnacha e Cariñena vivono all’interno di un anfiteatro naturale vicino alla base della catena montuosa del Montsant. Ne conseguono vini freschi, vibranti e persistenti, in perfetto equilibrio tra maturità e struttura.
PENDENT
Situati vicino al villaggio di Porrera, sono interamente rivolti a nord-est, ricevono quindi molte ore di luce solare e la brezza marina dal Mediterraneo. Qui i vigneti raggiungono le massime pendenze del Priorat, in alcune parti superano i 30°, costringendo quindi una vendemmia esclusivamente manuale. Qui Garnacha, Cariñena e Cabernet Sauvignon, si distinguono per finezza e densità, le radici corrono in profondità tra i terreni di ardesia, che conferiscono alle uve sentori speziati e allo stesso tempo l’influenza delle brezze mediterranee ne amplifica l’aromaticità e la freschezza.
Questa parcellizzazione del territorio viene potenziata in barricaia, il cuore pulsante della Bodega, dove tra l’architettura catalana e il profumo del rovere i vini riposano, dialogano, crescono. Le barrique utilizzate sono sia di rovere francese sia di rovere americano, con gradi di tostatura differenti per entrambe le tipologie. Si cerca di esprime il meglio dei vitigni anche attraverso l’affinamento, osservando la differenza di comportamento della Garnacha in legni diversi aventi la stessa tostatura media.
In legno americano la Garnacha acquista volume, enfatizza i sentori più fruttati con sfumature di spezie dolci, il tannino vigoroso del vitigno viene addomesticato mantenendo la sua struttura risoluta. In legno francese la Garnacha fa emergere tutta la sua eleganza e la sua finezza, i profumi sono freschi, la sapidità prende forma, i tannini mantengono la loro vigoria, ma preannunciano una futura maturazione. Ancora non sappiamo quale sfumatura la Tenuta Perinet vuole raccontare, non ci resta che aspettare ancora un poco prima di assaggiare nuove sfumature di questo straordinario vitigno.
Questa filosofia produttiva dimostra che Perinet è una moderna azienda vinicola situata in una regione molto tradizionale, un luogo dove la viticoltura iniziata secoli fa viene preservata e valorizzata con leadership ed innovazione. Una realtà vinicola che onora la storia e le tradizioni della sua terra attraverso il suo stesso terroir.
- PERINET ROS 2021 – 25% Cariñena, 25% Garnacha, 25% Syrah, 25% Merlot
Il Perinet Rosé ha origine nel vigneto Pendent, a 21 km dalla costa mediterranea. La fermentazione avviene in acciaio così come il successivo affinamento di 3 mesi.
Rosa cerasuolo luminoso. Al naso frutta rossa non ancora matura, una fragola di bosco, un tocco di melograno e lampone, il bouquet continua con rose e violette. Seguono timo e lavanda, pepe bianco, tocco di vaniglia. Il sorso è rinfrescante dato da una bella e decisa acidità. Un finale lungo, sapido, che ritrova i sapori olfattivi ed invita al secondo assaggio.
- MERIT 2018 – 35% Syrah, 20% Garnacha 15% Cariñena 20% Merlot 10% Cabernet Sauvignon
Il Merlot e il Syrah per questo vino provengono dal vigneto Mas Vell, mentre Garnacha e Cariñena provengono dal vigneto Mas del Xes. Syrah e Garnacha apportano note floreali, mentre Cariñena e Merlot aggiungono complessità al vino. Una volta raccolte, le uve vengono macerate a freddo per due giorni, per poi passare alla fermentazione in vasche di acciaio inox. Il Syrah e il Merlot vengono affinati per più di un anno in serbatoi di acciaio inossidabile per smussare il carattere risoluto dalle fecce fini. L’obiettivo è quello di esprimere al meglio i sentori tipici del varietale e la mineralità, senza subire influenza del legno.
Al calice un Rubino granato intenso con riflessi violacei sul bordo. Il bouquet olfattivo è un’esplosione di fragole e viole, erbe selvatiche, menta e sasso bagnato. Il sorso è croccante e fruttato, setoso con tocchi di frutti di bosco. Un perfetto equilibrio tra mineralità, acidità e persistenza, tannini decisi e ben integrati. Finale lungo con note balsamiche e di liquirizia. Un vino schietto e genuino, che risalta la tipicità della regione e dei varietali.
- 1194 PERINET 2016 – 62% Garnacha 32% Cariñena 7% Syrah
I vitigni del vino più rappresentativo di Perinet provengono dal vigneto Mas Vell, per quanto concerne la Garnacha e dai Pendent per la Cariñena. Profumi e aromi dei varietali si uniscono, la fermentazione avviene per l’80% in botti grandi di rovere francese e il 20% in acciaio. Segue un affinamento di 18 mesi botti nuove di rovere francese.
Rubino impenetrabile con sfumature violacee, consistente. Un naso ampio, suadente, intrigante. Frutta nera in confettura, more, mirtilli, note di sottobosco, pepe nero. Un bouquet affascinate di anice, elicriso e menta fresca. Il sorso seduce e affascina. Al palato è stimolante ed avvolgente con la sua consistenza e il suo volume, morbido, con tannini setosi e ben integrati. Segue un finale lungo fresco e sapido, con tocchi iodati. Un vino profondamente legato al suo terroir, che ha saputo far dialogare le più eleganti sfumature dei suoi vitigni con il calore delle montagne rocciose e le fresche brezze marine del mar Mediterraneo.
- PERINET RANCI – 100% Garnacha bianca
Perinet Ranci è il vino più antico della tenuta. I vigneti sono disposti in un anfiteatro terrazzato esposto a sud, circondati da boschi di querce e pini e colline tappezzate di timo, rosmarino e lavanda. L’uva Garnacha bianca viene fatta maturare sulla pianta ed essiccata per un mese dopo la raccolta. La fermentazione avviene su lieviti indigeni, mentre l’invecchiamento avviene con metodo Solera in botti di rovere e castagno con fecce fini di oltre 100 anni fa. Un vino che vuole rappresentare un omaggio alla storia e al modo tradizionale di produrre vini nel Priorat.
Al calice ramato brillante con tocchi ambrati. Il naso è ampio, sentori di mandorle e castagne, fichi, datteri, frutta secca, albicocca e toffee, miele di castagno e caramello. Il sorso iniziale è dolce e invitante, lungo e pieno di emozione. Prosegue con una texture setosa, avvolgente, tocchi di sapidità e note leggermente amaricanti conducono ad un finale persistente con note vellutate di mandorla e caffè.
Ed eccomi qui, seduta accanto a un tralcio di Garnacha ad assaporare l’ultimo sorso di vino. Il mio sguardo si posa sui massicci rossastri del Monsant, intorno a me il profumo dei boschi e della macchia mediterranea mi avvolge. Una delle caratteristiche più affascinati del vino è il suo legame cosi intimo con il territorio, di come riesca a raccontare in maniera così intima ogni stato roccioso, ogni soffio di vento, ogni profumo della macchia mediterranea. Qui nel Priorat, è il territorio ad essere il protagonista, insieme alle mani sapienti di chi sa ascoltare, accudire e preservare la sua terra ed è l’orgoglioso di appartenere ad una cultura a tradizioni solide, che resistono nei secoli, e che a distanza di millenni ci insegano che nonostante la forma cambi, le radici rimangono eterne.