Editoriale
A cura di Roberto Giorgini, Presidente AIS Romagna
Carissimi associati e amici tutti,
stiamo per uscire dagli anni venti del nuovo secolo e mi sembra il momento più adatto per fare il bilancio annuale della nostra attività di associazione. Ma non senza prima augurarci che il covid-19 possa essere sconfitto e si torni alla tranquilla e rassicurante “normalità”.
Se ci guardiamo indietro anche solo di un paio di anni, non posso che essere soddisfatto del traguardi raggiunti e delle aspettative che ripongo nel prossimo futuro, almeno per la durata del mio mandato. Traguardi raggiunti nel segno della continuità e grazie all’impegno che tutti voi avete profuso, non senza sacrifici personali, e per i quali non finirò mai di dirvi grazie.
I motivi di questa “profonda e vibrante soddisfazione” sono molteplici e cercherò qui di riassumerli.
Parlando di logistica vera e propria, posso affermare che abbiamo fatto un altro grande passo avanti. Con l’acquisto di una nuova sede, adiacente alla vecchia, ci siamo assicurati l’indipendenza e l’autonomia necessarie per realizzare i nostri eventi e i nostri corsi; a maggior ragione durante questo periodo di forti limitazioni. Da tempo soffrivamo per la difficoltà di reperire sale capienti e attrezzate per svolgere le nostre attività. La piccola cucina predisposta ci permette inoltre di completare le degustazioni e i seminari con un piatto di accompagnamento. Ci mancava altresì un luogo per immagazzinare i vini per le due guide e per gli eventi di Tramonto DiVino; la vecchia sede si è rivelata perfetta per questo impiego.
Ma veniamo alla didattica, che rimane il principale scopo della nostra mission associativa. L’anno trascorso è stato particolarmente ricco e soddisfacente. Con il percorso “Sommelier in Formazione”, articolato in nove appuntamenti, abbiamo affrontato temi importanti: approfondimenti riguardanti i grandi vini rossi e bianchi sia nazionali che internazionali, i vini passiti e i grandi Metodo Classico, per non parlare poi delle birre e delle tecniche di abbinamento. Tutto ciò grazie al racconto di relatori di notevole fama ed esperienza internazionale.
Altri eventi particolarmente riusciti sono state le Master Class sull’Alsazia e sugli Champagne, condotte da relatori di casa nostra e frutto diretto di esperienze di viaggio.
Siamo anche riusciti a organizzare e portare a termine un altro evento di particolare importanza: il seminario di due giorni dedicato al Piemonte e condotto da Mauro Carosso, indubbiamente un esperto assoluto sui vini del Piemonte.
Ma nei nostri obiettivi formativi non c’è solo il vino; l’olio è altrettanto importante e alla sua conoscenza abbiamo dedicato un corso frequentato con soddisfazione.
A proposito di relatori non va dimenticato che ci siamo impegnati per organizzare presso la nostra sede una sessione d’abilitazione che ci ha permesso di promuoverne di nuovi. Anche questo è parte integrante del percorso di crescita professionale che intendiamo continuare a promuovere.
Inoltre, l’attività formativa ha riguardato un altro aspetto di vitale importanza per la nostra attività: la preparazione di nuovi redattori per le guide vini che seguiamo. È un percorso assai complesso e impegnativo fatto di incontri, degustazioni e confronti continui sui nostri vini e le nostre zone. Un impegno che i nostri referenti portano avanti con dedizione e competenza.
Nell’attività formativa rientra naturalmente tutta la gestione dei corsi per conseguire il diploma di sommelier. Le nostre delegazioni sono perennemente impegnate nella loro organizzazione e nel mantenere costantemente vivo il rapporto con gli iscritti. Nel puro spirito associativo cerchiamo sempre di aiutare tutti i corsisti, fornendo loro non solo il supporto didattico necessario, ma anche cercando di costruire rapporti umani basati sui valori associativi. Il numero dei sommelier diplomatisi in questi anni è in crescita e il loro partecipare, anche post diploma alla vita associativa, ci fa pensare di essere sulla strada giusta.
Oltre all’attività formativa siamo impegnati anche in quella divulgativa; “Tramonti di Vino” è il format che assieme alla Regione Emilia-Romagna ci permette di promuovere e di far conoscere ad un pubblico più vasto i nostri territori ed i nostri prodotti tipici. È un vero e proprio tour che ci impegna molto ma, allo stesso tempo, ci ripaga con feedback entusiasti.
Anche l’attività concorsistica ci vede in prima linea. Seppure per un limitato periodo di tempo, le nostre risorse sono dedicate alla organizzazione dei Master del Sangiovese e dell’Albana congiuntamente al Conzorzio dei Vini di Romagna. Forse l’argomento non appassionerà molti di voi associati, ma i concorsi sono importanti per la nostra associazione, specialmente se riguardano i due vitigni simbolo della viticoltura romagnola. Ed è motivo di orgoglio quando a vincere è uno della nostra Sezione, quando uno di noi diventa ambasciatore dei nostri vitigni. Ricordiamo con piacere che la Romagna ha dato i natali a molti Sommelier vincitori di titoli assoluti.
Mi auguro che ciò che è stato per me e per il Consiglio Direttivo motivo di orgoglio, soddisfazione e crescita, lo sia stato anche per voi tutti. Sarebbe questo il miglior regalo che possa mai ricevere.
C’è un ultima iniziativa cui noi di AIS Romagna teniamo in modo particolare. L’abbiamo messa in campo da pochi giorni anche se il pensiero di fondo alberga nei nostri cuori da tempo: aiutare chi ha più bisogno. Lo facciamo nel modo a noi più consono; quello di mettere in vendita i nostri vini e destinarne il ricavato a favore dell’Istituto Tumori di Meldola. Contiamo sulla generosità e sullo spirito di solidarietà che ha sempre caratterizzato i nostri sommelier per far in modo che la donazione sia la più generosa possibile.
Ebbene, cari associati, non voglio dilungarmi oltre e desidero concludere con l’augurio che queste festività, purtroppo oggetto di forti limitazioni, portino serenità felicità e salute a voi e ai vostri cari e ricordare la frase di un noto scrittore: “E ora diamo il benvenuto al nuovo anno, pieno di cose che non ci sono mai state”.